La resistenza al fuoco va certificata secondo la modulistica predisposta dal Corpo Nazionale VVF, essa è analoga al modello di cui al DM 22/01/2008 n. 37 per gli impianti.
Essendo un allegato dell’Asseverazione esso va compilato correttamente in ogni sua parte.
Figura 1
Note
1. Tale modello può essere redatto solo da professionista antincendio, ossia scritto negli appositi elenchi del Ministero dell’interno di cui all’articolo 16 del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139, per qualunque metodo di calcolo.
2. L’elenco riportato non è facoltativo ossia non deve essere “spuntato” in relazioni alle caratteristiche elencate in quanto devono essere tutte tenute in considarazione.
3. Deve essere riportato di quante pagine è composta la certificazione e da quante tavole grafiche riepilogative. Non possono essere considerate tali quelle del progetto approvato. Si riporta in Fig. 2 un possibile esempio di tali tavole.
4. Gli elementi certificati devono essere indivuduati per gruppi riconducibili ad un elemento tipo (nel modello sopra P1 e S1) e deve essere indicata la loro posizione e la caratteristiche di resistenza al fuoco (es: RXX, EIXX, REIXX)
5. Degli elementi vanno anche indicati le dimensioni significative, il materiale componente e le loro ulteriori caratteristiche.
6. Deve essere indicato il metodo di calcolo (barrando l’apposita casella) e gli allegati consegnati al titolare dell’attività.
7. Gli allegati del punto 6. non vanno consegnati al Comando VV.F. ma vanno a fare parte del fascicolo da rendere disponibile presso l’indirizzo indicato nella Segnalazione Certificata di Inizio Attività
Figura 2
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